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giovedì 7 ottobre 2010

La storia dell'energia solare in Italia di Giorgio Nebbia

Elettricità direttamente dal Sole. In alcuni materiali esposti alla radiazione solare si determina un moto di elettroni e quindi una corrente elettrica. Uno di questi è rappresentato da sottili lastrine di silicio molto puro e trattato in modo particolare; quando i fotoni (“particelle” di radiazione elettromagnetica dotate di energia proporzionale alla lunghezza d’onda della radiazione) colpiscono gli atomi di silicio, si determina un flusso di elettroni fra la faccia della fotocella esposta al Sole e quella sottostante:si viene a creare una corrente elettrica e una differenza di potenziale che, con gli attuali materiali, è di circa 0,5 volt.

Soltanto la parte infrarossa della radiazione solare, con lunghezza d’onda superiore a 1 micrometro, è capace di determinare una corrente elettrica nelle fotocelle al silicio e in questo modo si utilizza però meno della metà dell’energia della radiazione solare totale. A causa di altre perdite si recupera, come elettricità, fra il 10 e il 15 % della radiazione solare totale. Le celle fotovoltaiche sono caratterizzate e vengono commerciate sulla base della “potenza di picco”, cioè della potenza che sono in grado di assicurare nel mezzogiorno di una giornata di estate; in tali condizioni le fotocelle sono in grado di produrre 1 chilowattora in un’ora; la potenza è minore nelle altre stagioni.....

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