(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Gli italiani si classificano come i primi consumatori di acqua minerale in Europa ed i terzi al mondo. Questo causa un'alta immissione di Co2 per il trasporto su strada dato che solo il 18 per cento delle bottiglie viaggia su rotaia. Inoltre, per la produzione delle stesse vengono utilizzati circa 350 mila tonnellate di Pet, con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e un'emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di Co2 equivalente (fonte: Legambiente). Ecco perche' l'acqua del rubinetto e' una scelta concreta verso un'ambiente piu' sostenibile. In questa direzione, infatti, si sono espressi il 74 per cento degli italiani che dichiarano di aver bevuto negli ultimi 12 mesi acqua potabile del rubinetto trattata e non, secondo quanto riporta il rapporto Cra Nielsen 2010 per AquaItalia (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie) federata ad Anima (Confindustria). Inoltre, il 20,4 per cento di chi dichiara di berla motiva la scelta con i maggiori controlli effettuati sull'acqua del rubinetto rispetto alla minerale in bottiglia. Per assicurare in modo continuativo la sicurezza e l'accettabilita' della fornitura degli acquedotti e' stata presentata l'edizione italiana del manuale del piano di sicurezza per l'acqua (Water safety plan), redatto dal Centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie, medicine naturali e talassoterapia dell'universita' degli studi di Milano. Questo contribuira' a mantenere alta l'efficienza del servizio che garantisce gia' oggi in tutta Italia un'acqua che nulla ha da invidiare a quella in bottiglia. La qualita' dell'acqua degli acquedotti in Italia e' garantita nei parametri di legge in tutte le citta' fino al contatore. Per assicurarsi che i parametri vengano rispettati fino al punto d'uso - spiegano ad AquaItalia - basta rivolgersi ad aziende specializzate e competenti reperibili sul sito aquaitalia.it per effettuare, in caso di necessita', i trattamenti necessari e contribuire cosi' alla formazione di una nuova cultura dell'acqua e a preservare un ambiente migliore per le generazioni future.
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