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sabato 28 febbraio 2009

i gap e i gaf

I gruppi di acquisto popolare (gap) e i gruppi di acquisto familiare (gaf) nascono con un intento simile, combattere il caro vita. I primi sono nati nelle grandi città e vengono organizzati da partiti ed organizzazioni collegati ad ambienti politici, i secondi sono gruppi organizzati da famiglie numerose organizzate.

I GAP - Gruppi di acquisto popolare
I gruppi di acquisto popolare (gap) sono insiemi di persone che si autorganizzano, contrattando con produttori selezionati prezzi popolari a fronte di grandi quantitativi di prodotti.

I gap sono nati sulla falsariga dei gas (gruppi di acquisto solidale) per combattere il costo sempre crescente di uno degli alimenti base, il pane. Mirano, più in generale, a portare prodotti di prima necessità a prezzi ragionevoli alla maggior parte delle persone.

I primi gap sono partiti a Roma con l’iniziativa denominata "boni come er pane"e la distribuzione di un chilo di pane a un euro (vedi ad esempio qui).

Il successo dell’iniziativa ha visto la nascita dei gap in altre città e regioni e l’aumento dei quantitativi di pane distribuiti.

L’iniziativa di acquistare tramite i gap pane, la pasta ed altri beni risponde dunque prima di tutto ad un bisogno urgente delle persone che è quello di avere accesso a beni di prima necessità a prezzi calmierati.

Attraverso l’offerta diretta i gap mirano a competere al ribasso con gli altri distributori e a provocare una spirale inversa dei prezzi.

I GAF - Gruppi di acquisto familiare
I gruppi di acquisto familiare (gaf) sono gruppi d’acquisto formati da famiglie che per ottimizzare l’acquisto di prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra gli aderenti il gaf, provvedono a stipulare accordi diretti con fornitori e produttori.

Lo scopo è quello di ridurre i costi del prodotto finito, riducendo i passaggi di filiera e creando un contatto diretto fra produttore e consumatore finale.

I gaf sono nati nell'ambito dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose dalla spontanea richiesta delle famiglie di ridurre i costi della spesa, mantenendo un discreto livello di qualità.

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